State cercando informazioni sull’argomento trattamento e cura problemi intestinali del gatto?
In quest’articolo cercheremo di comunicarvi maggiori informazioni sul tema trattamento e cura problemi intestinali del gatto. L’argomento è spinoso anzi passateci il termine, è una brutta gatta da pelare!
Per questi disturbi non esiste una causa definita, piuttosto si ritiene possa dipendere da più fattori come la predisposizione genetica, l’ipersensibilità ai batteri e/o alle allergie alimentari.
Questi disturbi in genere sono più comuni nei gatti di mezza età e nei gatti anziani, sebbene anche i gatti più giovani possano esserne colpiti.
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I sintomi più frequenti nei gatti colpiti da tali malattie sono:
- Anoressia.
- Perdita di peso.
- Vomito.
- Diarrea acquosa.
- Flatulenza.
I gatti appaiono magri e deboli e il mantello si presenta opaco. Questi segni clinici possono aggravarsi e ridursi nel corso del tempo.
Alcuni comportamenti possono tuttavia rilevare la sofferenza. Alcuni gatti possono apparire depressi o letargici, possono improvvisamente non gradire di essere presi in braccio o toccati oppure tendono a nascondersi. Talvolta, possono avere difficoltà a deambulare o persino a reggersi sulle quattro zampe.
Nel trattamento e cura problemi intestinali del gatto i sintomi sono quindi piuttosto difficili da individuare ma anche da diagnosticare correttamente.
Esistono infatti diverse metodologie ma la più attendibile è la biopsia sebbene non sia anch’essa conclusiva al 100%. La terapia migliore non esiste dato che non è neanche certa la causa. Spesso la terapia è frutto di una combinazione di farmaci orali:
- antinfiammatori,
- immunosoppressori,
- antibiotici e/o antiparassitari associata a una dieta sana, appetibile e altamente digeribile.
Il Dottor Setti da anni studia e sperimenta gli effetti dell’Aloe Vera su cani e gatti arrivando a pubblicare un libro ”La cura del cane e del gatto con Aloe Vera”, con un discreto successo di vendita, oltre 7.500 copie.
Non s’intende, ben inteso, ”guarire” esclusivamente con prodotti naturali, ma affiancare a terapie tradizionali, prodotti che ne potenzino l’azione, mantenendo correttamente “in forma” organi emuntoriali importanti, come fegato e rene, spesso “aggrediti” o sovraffaticati dal medicinale chimico.
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